Sul bizzarro Mondo Disco, regolato dalle leggi della magia e della fantasia, non sono finite le avventure… Ora è il turno della piccola Esk, ottava figlia di un ottavo figlio, e quindi destinata a diventare mago se non fosse che, essendo femmina, potrebbe al massimo diventare strega. Ma Esk è decisa: vuole diventare mago e, rincorsa dall’apprensiva nonnina, parte alla volta della leggendaria Università Invisibile dei Maghi dove è sicura che le sarà insegnata l’arte della magia.
C’è un momento nella storia (anche in quella del Mondo Disco, evidentemente) nel quale diventa impossibile ignorare le donne. E pensare che i maghi ce l’avevano messa davvero tutta a tenere le donne fuori dall’Università Invisibile: la tradizione non permetteva loro di accedervi.
Ma poi quale tradizione? Boh… tutti sembrano incapaci di rispondere a questa semplice domanda. I maghi devono aver perso il libro con i fondamentali nella Biblioteca. Forse è andato perso in qualche strano modo. O più probabilmente è stato divorato da libri più indipendenti e creativi.
Di sicuro è bastata un’occhiata di Nonnina Weatherwax a spegnere qualunque velleità sessista di Arcicancelliere e compagnia. Quell’occhiata capace di dire a chiunque: piantala con le cazzate, sta succedendo un casino, ti sembra il caso?
Tuttavia, non stato proprio immediato approdare al cambiamento. A Nonnina Weatherwax, infatti, c’è voluto del tempo per arrivare a lanciare quell’occhiata. Infatti, ritrovarsi davanti Esk, bambina con un bastone da mago, non l’ha messa in una buona disposizione d’animo: le donne possono solo diventare streghe, che diamine! Che gli è passato per la testa a quel pazzo moribondo che ha consegnato il suo bastone a una neonata? Bah, questi maghi, sempre con il naso nei loro stupidi libri, tanto bravi ad atteggiarsi a grandi uomini e poi…
Nonnina Weatherwax cercherà di fare di Esk una brava strega. Leggi: rimediare al casino e riportare l’ordine. Solo che… Già, solo che. Le tradizioni sono delle gran bastarde: si tengono attaccate alle menti delle persone e cercano di riportare i divergenti nei ranghi a suon di repressione. Almeno fino a quando non incontrano qualcuno che diverge più degli altri.
Ed Esk diverge parecchio: è un cambiamento che non può essere contenuto o regolato. Così a Nonnina Weatherwax, che una stupida proprio non è, non resta che mandare al diavolo le tradizioni e sfoderare l’occhiata. Quella Occhiata…
L’arte della magia è un altro di quei colpi da maestro con il quale Pratchett ci parla di un tema così importante come il diritto di ogni bambina e bambino (e donna e uomo) a diventare ciò che vuole, senza stupidi coglioni tra i piedi a imporre loro strade lastricate di rosa (o azzurro), intuito femminile (o deficienza empatica) e istinto materno (o machismo duro e puro).
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