A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. E in effetti è successo qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga. Perché oltre alle irrefrenabili risate questa storia ci regala un sopraffino colpo di scena, uno di quei lampi di genio che ci fanno capire come mai Alan Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo.


Mi viene da iniziare questa recensione dicendo che La sovrana lettrice è un libriccino molto british: fa ridere con eleganza, ma colpisce dritto al punto, senza fare sconti.

Il tema attorno al quale si sviluppa è questo: Elisabetta II, regina del Regno Unito, scopre le gioie e i dolori della lettura. Le gioie non sto certo a dirvele qui: suppongo che, se state leggendo questa recensione, le conosciate anche voi.

I dolori, invece, sono in parte contingenti al fatto di essere una regina. Possiamo aver vissuto il dramma di non trovare nessuno da rintronare a forza di chiacchiere sulle nostre letture, ma di certo non dobbiamo fronteggiare uno staff poco incline a incoraggiare la nostra passione. Soprattutto se questa va ad intaccare il presunto ordine naturale delle cose…

Alan Bennett è molto abile a tessere una storia incredibile in maniera credibile. Seguendo il filo delle sue parole, è facile immaginarsi la regina Elisabetta alle prese con libri, sudditi non iniziati alla lettura e camerieri personali fatti sparire. Il che è tutto dire.

4 stars smaller

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